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Katakana - utilizzi ed esempi

     

  1. Parole di origine straniera adottate nella lingua giapponese, ma non tradotte.
    PAN = pane
    TE-E-BU-RU = table (il tavolo tipico giapponese invece si chiama tsu-ku-e e si scrive in hiragana o ideogrammi)
    BI-I-RU = Beer (la bevanda giapponese sa-ke si scrive in hiragana o ideogrammi)

     

     

  2. Parole straniere, nomi propri di persona stranieri e termini geografici (ad eccezione dei termini Cinesi e Coreani tradotti in Kanji).
    A-ME-RI-KA = America (giappone = ni-hon si scrive invece in hiragana o ideogrammi)
    DO-I-TSU = Deutschland
    I-TA-RI-A = Italia
    BE-RU-RI-N = Berlin (Tô-kyô si scrive in hiragana o ideogrammi)
    GE-E-TE = Goethe (Ho-ku-sa-i si scrive invece in hiragana o ideogrammi)

     

     

  3. Termini relativi alla fauna o alla flora (nel linguaggio scientifico).
    NE-ZU-MI = topo, ratto
    SE-MI = cicala
    MA-GU-RO = tonno
    SA-KU-RA = ciliegio
    TA-N-PO-PO = dente di leone
    Come vedete sono termini giapponesi, ma si scrivono in katakana quando sono usati in senso tecnico.

     

     

  4. Parole o termini onomatopeici.
    WA-N WA-N = verso del cane
    TO-N TO-N = porta che si chiude
    NYA-A NYA-A = verso del gatto
    GA-TA GA-TA = battito di mani

     

     

  5. Termini volgari (slang).
    GE-KA = sbirri
    A-RE = cosa dici?!?
    O-YA = Oh mio Dio!!

     

     

  6. Parole o nomi che devono essere evidenziati (tipo pubblicità).
    TO-YO-TA = e altri nomi pubblicitari o in genere anche slogan se sui cartelloni

     

     

  7. Nei telegrammi.
    KA-NE-O-KU-RE = invia(mi) (del) denaro (letterale: il riflessivo non esiste)

     

1) Le consonanti mute italiane si traslitterano con il fonema in U della consonante giapponese tranne la N che esiste. (es.:PRONTO = PU-RO-N-TO) la P si traslittera con PU e la U si legge muta. La N si traslittera con la N che è l'unica consonante muta esistente in Giappone. Invece per quelle serie dove il fonema in U non esiste propriamente o è; modifcato, come la T che fa TSU e non TU, si usa il TO e la O è muta, ma solo se è muta anche in italiano (es.:TRONCO = TO-RO-N-KO e si legge tronco, mentre TORO = TO-RO ma si legge giustamente toro e non tro). La stessa cosa vale per la D che deriva dalla T.

2) La L si traslittera con la R.

 

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inserita il: 18/12/2006