Spesso mi viene rivolta la domanda: "a cosa serve lo shatsu?", e ad essere sincero mi trovo abbastanza in imbarazzo perché sono convinto che in poche parole non si può spiegare un'arte così interessante e mistica.
Forse la domanda potrebbe essere posta in un altro modo: "a chi serve lo shatsu?", ed allora risulta più chiaro, dopo i precedenti articoli, che è un qualcosa che serve all'uomo. È quel qualcosa che può contribuire a migliorare l'armonia del proprio organismo; è quell'interessante medicina olistica che può riequilibrare un fisico ed una mente in eccesso o in carenza di energia.
In breve quindi ciò che noi definiamo malattia non è altro che una non sintonia con la natura e l'universo che ci circonda.
Se ci caliamo sempre di più nel discorso energetico scopriamo che, secondo la medicina cinese, nel nostro organismo sono presenti cinque sostanze fondamentali: JlNG, SHEN, QI, XUE e JlN-YE.
Il fenomeno vitale è Qi, espressione di quell'unica forza che muove ogni cosa, ogni manifestazione della vita è Qi, impulso al cambiamento e alla trasformazione. Tutto ciò che esiste possiede Qi universale, quando quest'ultimo "assume una forma" (es. colui che nasce dall'uomo e dalla donna) è detto Jing (Essenze). Quest'ultimo fa si che si crei la condizione dì radicamento del Cielo nell'uomo, ed il Jing attrae e accoglie gli Shen (Mente - spiriti) che dimorano nell'individuo fan si che quest'ultimo viva e si sviluppi.
Il Jing quindi è quel nucleo vitale di una sostanza, è quel qualcosa di prezioso e raffinato che da una base solida alla sostanza stessa. Per capirci meglio se ci riferiamo al cibo per indicarne il suo aspetto nutritivo, la sua freschezza, il suo potere energetico: i cibi freschi sono più carichi di Jing di quelli conservati, hanno in un certo senso maggiore "vitalità".
Nell'uomo sono presenti un Jing del Cielo Anteriore ed un Jing del Cielo Posteriore.
Shen è un termine che non si può tradurre, a volte per rendere meglio il suo significato si sono usati termini come Mente e Spiriti, ma ciò rischia di caricare il concetto di contenuti non suoi.
Gli Shen hanno sede nell'organo Cuore e vengono accolti e custoditi dall'individuo appena concepito.
Shen è un livello puro e sottile di vibrazione energetica e non sono parte di un singolo essere umano, ma rappresentano un patrimonio universale, sono ciò che ci accomuna a tutti gli esseri viventi; si radicano poi, nel singolo individuo, nel Cuore e ne guidano l'orientamento nel corso della vita, orientamento che è seguire la propria natura, portare a compimento il proprio destino. Sono quindi, per la filosofia cinese, la nostra profonda guida spirituale interiore.
Se riguardo al Jing è importante non consumarlo in modo sconsiderato, per gli Shen l'aspetto cruciale è quello di favorirne la permanenza in noi e far si che conducano la nostra vita in modo armonioso, l'ideale quindi è avere un "cuore vuoto", cioè non affollato da preoccupazioni, agitazioni e pregiudizi, in modo che tutto possa accogliere e conoscere.
Shen rappresenta l'infinito, ciò che "colora" e guida tutte le istanze psichiche, emozionali e spirituali; è cioè consapevolezza nelle situazioni che caratterizzano la nostra vita, con un atteggiamento di serena lucidità e calma mentale.
Quando si parla di Qi come Sostanza Fondamentale dell'essere umano, si vuol cogliere quell'aspetto dell'energia che si sviluppa all'interno di una persona attraverso i processi di assimilazione delle energie esterne (Jing del Cielo Posteriore), elaborate grazie all'opera del Jing del Cielo anteriore nelle strutture energetiche del corpo (Organi e Visceri) e che viene poi distribuito a tutto l'organismo attraverso il sistema di Canali Energetici (Meridiani).
In sintesi possiamo dire che Jing crea i presupposti per l'accoglienza degli Shen, i quali, a loro volta, sono "il soffio che rende possibile lo sviluppo armonioso della vita lungo l'organismo dell'individuo.
Shen e Jing vengono alimentati dal Qi prodotto dall'organismo che a loro fa poi ritorno. Il Qi organico trova nel Jing il materiale necessario all'attivazione di tutte le trasformazioni che compie, e quindi diffonde Shen e Jing a tutto l'organismo.
Le funzioni essenziali del Qi organico sono: Muovere (attiva la circolazione, la diffusione e le attività fisiologiche dell'organismo), Scaldare (regola dal punto di vista termico la temperature del nostro corpo), Trasformare (è il motore di tutti i metabolismi organici), Proteggere (proteggere il corpo dagli agenti esterni), Trasportare (propaga in tutto l'organismo le sostanze vitali).
Il Qi organico è rappresentato da una parte Yin e da una parte Yang, la parte Yin è il sangue, mentre la parte Yang è l'energia organica. Per rendere meglio idea possiamo pensare all'acqua; noi la immaginiamo liquida e può essere considerata anche allo stato solido, cioè ghiaccio, ma sempre di acqua si tratta.
Il Sangue in Medicina Tradizionale Cinese è l'aspetto più materiale e denso del Qi, nutre, umidifica, da radicamento e stabilità psicofisica; ma Qi e Sangue sono strettamente correlati essendo due diversi aspetti della medesima realtà (il Sangue nutre il Qi, e il Qi muove il sangue). Per capire meglio quali Organi sono associati al Sangue si deve prendere in considerazione la sua formazione secondo la Medicina Tradizionale Cinese.
Il cibo e i liquidi, entrando nel nostro organismo, subiscono un'elaborazione da parte dello Stomaco e della Milza, che sono fondamentali per la digestione. Si forma cosi l'energia estratta dagli alimenti (GuQi) che dalla Milza viene inviata al Polmone, dove si incontra con il Qi dell'aria elaborato da quest'organo ed entrambe vengono inviate al Cuore che provvede ad un'ultima trasformazione.
Tutto questo accade sotto la spinta del Jing dei Reni, e da tutto questo processo si ottengono Qi e Sangue che vengono diffusi a tutto l'organismo mediante i Canali Energetici ed il sistema dei vasi sanguigni.
Jin si può tradurre con il termine saliva o qualcosa di umido, Ye indica "fluido', il primo è la parte più leggera dei liquidi corporei mentre la Ye è la parte più pesante e densa.
Messi insieme comprendono tutti i fluidi del nostro organismo; liquidi intra e infra-cellulari, lacrime, sudore, saliva, muco nasale, secrezioni genitali, latte materno.
Sono un aspetto molto Jin e nella diagnosi energetica dell'operatore shatsu una eccessiva presenza e ritenzione di liquidi indica un eccesso di Jin, mentre una carenza di fluidi con segnali di secchezza sarà un eccesso dello Jang o un deficit dello Jin.
I fluidi nella loro armoniosa distribuzione sono legati a diversi Organi, ma in particolare alla Milza ed al Polmone a cui è associata l'energia cosmica Umidità (es. di tipico disturbo è l'edema).
La ritenzione idrica è invece da associarsi ad un cattivo funzionamento di Vescica Urinaria e Reni.
È particolarmente interessante considerare il Qi (Ki) alla luce di quanto detto; basta pensare a quando il nostro Maestro ci chiede di eseguire una tecnica di Karate Tradizionale col massimo della nostra energia…; è ovvio che in quel momento non ci si mette a pensare; al Jing, agli Shen, allo Xue, allo Jin ed allo Ye. Però in quel preciso istante noi siamo e dimostriamo in un certo senso: la nostra energia interna, la nostra esperienza, i nostri sentimenti, le nostre doti acquisite e le nostre qualità innate; in sostanza anche le cose più nascoste e non solo quelle più evidenti.
La nostra espressione del karate Tradizionale quindi, è una caratteristica del tutto particolare che varia da individuo ad individuo perché ognuno di noi è una persona unica ed irripetibile, anche i nostri Maestri affermano che se cento persone eseguono simultaneamente lo stesso Kata nessuno è uguale all'altro, perché ognuno esprime la sua personalità, il suo modo di essere, il suo livello e la sua interpretazione del Karate Tradizionale.